Cause dell'infarto miocardico
L'infarto miocardico si verifica quando una parte del muscolo cardiaco non riceve abbastanza sangue. Ciò può accadere quando una placca di colesterolo si rompe e blocca una coronaria, che è un'arteria che porta sangue al cuore.
I fattori che possono aumentare il rischio di infarto miocardico includono i seguenti:
Ipertensione
Colesterolo alto
Diabete
Obesità
Storia familiare di malattie cardiache
Stile di vita sedentario
Abuso di alcol
Tabagismo
Subito dopo la dimissione dall'ospedale
Dopo la dimissione dall'ospedale, è importante seguire le indicazioni del medico e adottare uno stile di vita sano per ridurre il rischio di un nuovo infarto.
Ecco alcuni suggerimenti per il periodo immediatamente successivo alla dimissione dall'ospedale:
Riposare a sufficienza. Il corpo ha bisogno di tempo per guarire dall'infarto. È importante riposare a sufficienza e evitare sforzi eccessivi.
Prendere i farmaci secondo le indicazioni del medico. I farmaci sono importanti per ridurre il rischio di un nuovo infarto. È importante seguire le indicazioni e non interrompere la terapia senza consultare il medico.
Seguire una dieta sana ed equilibrata. Una dieta sana può aiutare a controllare i fattori di rischio per le malattie cardiache, come il colesterolo, la pressione arteriosa e il diabete. È importante mangiare molta frutta, verdura, cereali integrali e pesce.
Evitare di sollevare pesi o fare attività faticose nel primo periodo. Successivamente, sarà importante riprendere gradualmente l'attività e praticare attività fisica moderata regolarmente. L'attività fisica aiuta a rafforzare il cuore e a migliorare la circolazione sanguigna. È importante partire piano e aumentare gradualmente l'intensità e la durata dell'attività fisica.
Rivolgersi al medico immediatamente se si verificano sintomi come dolore al petto, difficoltà respiratorie, svenimenti o battito cardiaco irregolare.
Gestire lo stress. Lo stress può aumentare il rischio di malattie cardiache. È importante trovare modi per gestire lo stress in modo sano, come la meditazione, lo yoga o la terapia. Inoltre molti pazienti possono attraversare periodi di ansia o depressione dopo l'infarto; non esitare a chiedere un aiuto professionale
Cosa evitare dopo un infarto
Il fumo. Il fumo è un fattore di rischio importante per le malattie cardiache. È importante smettere di fumare il prima possibile.
L'alcol. L'alcol può aumentare la pressione arteriosa e il rischio di infarto. È importante limitare il consumo di alcol a non più di due bicchieri di vino al giorno per gli uomini e uno per le donne.
Gli alimenti ricchi di grassi saturi. I grassi saturi possono aumentare il colesterolo cattivo e il rischio di malattie cardiache. È importante limitare il consumo di cibi ricchi di questi grassi, come carni rosse, insaccati, cibi fritti e dolci industriali.
L'eccessiva sedentarietà. La sedentarietà è un fattore di rischio importante per le malattie cardiache. È importante fare attività fisica moderata regolarmente.
Quanto tempo per tornare alla vita quotidiana
Il tempo necessario per tornare alla vita quotidiana dopo un infarto dipende da diversi fattori, tra cui l'entità dell'infarto, la salute generale del paziente e la presenza di altri fattori di rischio. In generale, la maggior parte delle persone può tornare alle proprie attività quotidiane entro poche settimane. Tuttavia, è importante consultare il medico per stabilire un piano di recupero personalizzato. È possibile tornare a una vita normale dopo un infarto, ma è importante apportare modifiche allo stile di vita per ridurre il rischio di un nuovo evento cardiaco.
Cosa cambierà nello stile di vita?
Dopo un infarto, è importante apportare modifiche allo stile di vita per ridurre il rischio di un nuovo evento cardiaco. Queste modifiche includono:
Smettere di fumare. Il fumo è uno dei fattori di rischio più importanti per le malattie cardiache. Smettere di fumare è fondamentale per ridurre il rischio di un nuovo infarto.
Seguire una dieta sana ed equilibrata. Una dieta sana può aiutare a controllare i fattori di rischio per le malattie cardiache, come il colesterolo, la pressione arteriosa e il diabete.
Fare attività fisica moderata regolarmente. L'attività fisica aiuta a rafforzare il cuore e a migliorare la circolazione sanguigna.
Gestire lo stress. Lo stress può aumentare il rischio di malattie cardiache. È importante trovare modi per gestire lo stress in modo sano, come la meditazione, lo yoga o la psicoterapia.
Cosa non cambierà nello stile di vita?
È importante ricordare che non è necessario rinunciare a tutto ciò che si ama dopo un infarto. Alcune attività possono essere modificate per renderle più sicure, ma è possibile continuare a fare le cose che si amano. Ad esempio, se si ama camminare, è possibile iniziare e aumentare gradualmente l'intensità e la durata della camminata. Se si ama mangiare fuori, è possibile scegliere opzioni salutari.
Conseguenze a lungo termine dell'infarto miocardico
L'infarto miocardico può avere conseguenze a lungo termine sulla salute, sia fisiche che psicologiche. Alcune delle possibili conseguenze a lungo termine includono:
Rischio di un nuovo infarto. Il rischio di un nuovo infarto è maggiore dopo un infarto. È importante seguire le indicazioni del medico per ridurre il rischio di un nuovo evento cardiaco.
Insufficienza cardiaca. L'insufficienza cardiaca è una condizione in cui il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze dell'organismo. L'infarto miocardico può aumentare il rischio di sviluppare l'insufficienza cardiaca.
Aritmie. L'infarto miocardico può aumentare il rischio di sviluppare aritmie, che possono essere pericolose per la vita.
Depressione. L'infarto miocardico può aumentare il rischio di sviluppare depressione.
Accertamenti da programmare
Dopo un infarto, è importante sottoporsi a controlli regolari per monitorare la salute del cuore e rilevare eventuali problemi precoci. I controlli includono:
Visita cardiologica: per valutare modifiche alle terapie ed eventuali esami diagnostici ulteriori.
Elettrocardiogramma (ECG). valuta l'attività elettrica del cuore e si esegue con la visita cardiologica.
Ecocardiogramma. L'ecocardiogramma è un test che utilizza gli ultrasuoni per creare un'immagine del cuore e valutare l'efficienza di contrazione.
Test del sangue. I test del sangue possono essere utilizzati per monitorari diversi importanti parametri :
l'emocromo ( per identificare anemizzazioni legate alla terapia antiaggregante)
i livelli di colesterolo, trigliceridi , transaminasi e CPK per stabilire l'efficacia della terapia ipolipidemizzante ed eventuali effetti collaterali
glicemia e hb glicosilati, particolarmente nei diabetici
BNP per i pazienti con scompenso
altri esami
Questi accertamenti e altri a parere dello specialista vanno effettuati nel primo trimestre e annualmente ( o più frequentemente a seconda della gravità della condizione iniziale)
Problematiche aritmiche dopo un infarto
L'infarto miocardico può aumentare il rischio di sviluppare aritmie. Alcune di queste aritmie possono essere pericolose per la vita, poiché possono portare a un arresto cardiaco.
E' pertanto importante prestare molta attenzione a sintomi quali palpitazioni o svenimenti quando si verificano nel periodo post-infarto.
E' altrettanto importante valutare la funzione cardiaca per stratificare il rischio aritmico nei pazienti.
In casi selezionati sono pertanto da considerare specifiche terapie aritmologiche per prevenire, trattare o interrompere le aritmie.
Queste terapie includono: farmaci e procedure invasive quali l'ablazione cardiaca, l'impianto di un defibrillatore impiantabile (ICD) o di altri device cardiaci.
Conclusione
L'infarto miocardico è una condizione grave che può avere conseguenze importanti per la salute.
Tuttavia, eseguendo un programma di accertamenti cardiologici mirati e periodici, seguendo le indicazioni del medico e adottando uno stile di vita sano, è possibile ridurre il rischio di un nuovo infarto e migliorare la qualità e l'aspettativa di vita.
L'infarto miocardico e le sindromi coronariche acute sono la patologia per cui vengono eseguiti il maggior numero di ricoveri presso l'ospedale di Villa Scassi a Genova Sampierdarena presso cui lavoro.
Se hai bisogno di un cardiologo di riferimento per guidarti nella ripresa e nella prosecuzione della cure puoi contattarmi.