La fibrillazione atriale (AF) e le altre aritmie cardiache rappresentano una delle principali cause di ictus e complicanze cardiovascolari. Negli ultimi anni, i dispositivi digitali – come smartwatch, ECG portatili e sensori PPG (fotopletismografia) – hanno reso possibile un monitoraggio continuo e accessibile del ritmo cardiaco.
La European Heart Rhythm Association (EHRA) ha pubblicato nel 2022 una guida pratica (EHRA Practical Guide) su come utilizzare al meglio questi strumenti per diagnosticare e gestire le aritmie.
Esistono due principali famiglie di dispositivi: quelli che registrano un ECG (elettrocardiogramma) digitale e quelli che registrani la frequenza cardiaca con un sensore fotopletismografico.
L’ECG (elettrocardiogramma) rimane il metodo di riferimento per la diagnosi delle aritmie. Oggi esistono ECG portatili e handheld, capaci di registrare tracciati a una o più derivazioni, spesso collegati a smartphone o tablet.
Molti smartwatch e fitness tracker utilizzano la PPG per rilevare variazioni della frequenza cardiaca. Questa tecnologia, pur meno precisa dell’ECG, è utile per screening preliminare della fibrillazione atriale e per il monitoraggio quotidiano.
• Accessibilità: consentono a milioni di persone di monitorare il cuore in tempo reale.
• Prevenzione: permettono di identificare la fibrillazione atriale in fase precoce, anche nei soggetti asintomatici.
• Supporto clinico: integrano le valutazioni mediche tradizionali con dati aggiuntivi raccolti nel quotidiano.
Limiti principali:
• non tutti i dispositivi hanno certificazione medica (CE, FDA);
• gli algoritmi sono proprietari e possono generare falsi positivi/negativi;
• è sempre necessaria la validazione clinica da parte del cardiologo.
Secondo l’EHRA Practical Guide 2022, i dispositivi digitali possono essere utilizzati in diversi scenari:
• Opportunistico: in soggetti >65 anni o con fattori di rischio.
• Sistematico: nei pazienti ad alto rischio (es. età >75 anni o storia di ictus).
• Se il paziente ha sintomi sospetti (palpitazioni, sincope), si parte da un ECG standard a 12 derivazioni.
• Se i sintomi sono sporadici, si possono usare ECG portatili o smartwatch con funzione ECG/PPG per monitoraggi prolungati.
• Dopo ablazione, cardioversione o in pazienti in terapia anticoagulante, i dispositivi digitali possono aiutare nel follow-up a distanza.
La guida EHRA sottolinea l’importanza di:
• educare i pazienti all’uso corretto di smartwatch ed ECG digitali;
• definire percorsi clinici chiari per l’interpretazione dei tracciati;
• garantire rimborsi e modelli organizzativi che supportino l’uso di questi strumenti nella pratica clinica.
Gli smartwatch e i dispositivi digitali per le aritmie rappresentano una rivoluzione nella cardiologia moderna. Grazie a ECG portatili e sensori PPG, è possibile rilevare la fibrillazione atriale e altre aritmie in modo rapido, accessibile e in contesti extra-ospedalieri.
La guida EHRA 2022 fornisce raccomandazioni pratiche per integrare questi strumenti nella diagnosi, nello screening e nel follow-up, con l’obiettivo di migliorare la prevenzione e la gestione clinica delle aritmie.